giovedì 16 giugno 2011

L'orrida sensazione di sentirsi sempre in colpa

Ore 22.37 Lorenzo dorme spalmato sul divano, protetto da due numi tutelari, la mie gatte diversamente magre, Sghiri e Biri, da poco conosciuta anche con il nome Curvy, dato dalla zia Ale in visita. Neanche fosse Prince o Puff Daddy, Piffy Diddy, sa il ... bip quanto nomi ha cambiato quello (nel mio blog posso dire le parolacce? SI, ho appena deciso io. Bello avere un blog, si fa sempre quello che decide la mia personalità numero 1, la dominante).


16 giugno 2011. Festa di fine anno della scuola materna del PN. Se ne parla da mesi, il dress code dei bambini è maglietta verde e pantaloni blu. Le altre mamme mi hanno avvisato: prepara i fazzolettini, Giulia... ore 9.00 accompagno mio figlio tirato a lucido e motivato a sufficienza per la festa. Mi fiondo in ufficio conscia che nel pomeriggio non ci sarò. Lavoro fino alle 13.30 più performantemente del solito, ingurgito la solita pizzetta scaldata nel microonde (e poi mi chiedono perchè non ingrasso !!!) e via mi fiondo alla scuola con l'orrida sensazione di non voler essere l'unica mamma che rimane chiusa fuori e che deve fare un esposto ai vigili per farsi aprire il cancello. Pfuiii arrivo sbiciclettando alle 13.54 - sono un mito delle due ruote (e poi mi chiedono perchè non ingrasso 2). Sono nella media: non sono la prima mamma secchiona, ma manco l'unica vergognosa da segnalare al Telefono Blu (scatta senso di colpa 2, il nr 1 era scattato in ufficio quando ho salutato dicendo "a domani" in un orario in cui di solito sono immersa in giga byte di roba da fare....)


Ma andiamo avanti...


Sono anche vestita da mamma, cioè non proprio un cesso, ma nemmeno con il look di una che è scesa dal cubo un'ora prima...ci tengo molto al dress code: c'è un look per ogni luogo e per ogni ora. Quindi stamattina ho optato per twin set in cotone nero, che fa tanto mamma del brodo Star, gonna a campana di Prada (outlet Prada) color tortora - che lo so che non vuol dire niente - e ballerine Roger Vivier, che non mi fanno sentire in colpa (aridaie) per essere sgambettante con piede a papera. Ok sono basse, ok sono antitrombo, ma almeno sono le ballerine più fighe del globo terracqueo.


L'auditorium brulica di mamme e papà... ecco argomento scottante e senso di colpa 3... il papà di Lorenzo non lavora in Italia, indi per cui non può venire alla festa.. ok mica è colpa mia, certo però... e vabbè, con un colpo di frangia elimino il pensiero, sperando che mio figlio si concentri solamente sulla presenza mia e della tata, Santa Isabella da Loja, Ecuador...Rullo di tamburi... si inizia... Il Pn non esce per primo da dietro il sipario, per cui mi sforzo di degnare con uno sguardo anche gli altri bambini... Molto bravi, molto carini, molto brave le maestre MA IL MIO??? Eccolo, esce e subito cerca tra la folla e urla CIAO MAMMA !! (eppure gli avevo raccomandato di non fare le sceneggiate dell'ultima festa natalizia (vi racconterò)... ok i bimbi iniziano a fare quello che credo abbiano preparato nelle ultime settimane con le maestre, poi il mio ci ripensa, si gira e urla - gelando la platea: MA IL MIO BABBO DOV'E'??? Sprofondo dietro l'iphone che riprende il tutto e faccio il gesto del "PARLIAMO DOPO; ORA CONCENTRATI" supportata da sguardi di incoraggiamento di altre mamme sole... La recita dura una mezz'oretta, i bimbi sono stati bravissimi, anche se i piccoli hanno fatto pochino, poi tutti a fare merenda insieme in classe! Senso di colpa 5 perchè non sono in ufficio e sguardi nervosi al blackberry (per dire la verità, a un paio di mail di lavoro avevo risposto nell'auditorium senso di colpa 4 per essermi distratta). Che palle. Dopo la festa Lorenzo è stanco e odioso, non ha dormito e un si regge (si dice noi di Siena) e mi sento in colpa 6 per aver pensato che mio figlio è una noia quando fa cosi.


La mia agenda fa bip in continuazione e mi ricorda che devo approfittare di quel pomeriggio fuori dell'ufficio per:
  • essere una brava mamma
  • andare dal calzolaio
  • andare all'esselunga
  • andare in farmacia
  • rimettere a posto la mia stanza
  • fare del lavoro arretrato
  • sistemare la contabilità
(e poi mi chiedono perchè non ingrasso). Forse mi sono posta troppi obiettivi e mi sento in colpa 7 per essere ambiziosa e sopravvalutante me stessa.


Cambio priorità al programma del pomeriggio 4367 mila volte; io, Lorenzo e la tata sembriamo trottole impazzite e mi sento in colpa 8 per non aver le idee chiare...


Insomma vi risparmio la fin della giornata, ma il messaggio è questo: se speri di essere perfetta ti deluderai sempre, se speri di essere una mamma fantastica, una donna in carriera, magra, bella, vestita giusta nel posto giusto sarai sempre lì a preoccuparti del prima e del dopo. MA IL MENTRE??? Stracazzo. E mi sento in colpa 9... ora è tardi, vi saluto, vado a struccarmi sennò mi sento in colpa 10 (ve l'ho già detto che se le donne non si struccano la sera, ogni volta che lo fanno dimostrano un anno di più in faccia? Magari è una stronzata e mi sento in colpa per averci creduto..MAVVAFFA

2 commenti:

  1. mamma mia, mi sembra la pagina di una mia giornata... bello Giulia, è davvero divertente:)!
    Francesca P.

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  2. Brava Giulia! Leggo volentieri le tue giornate da Wonder Woman...!

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