venerdì 26 maggio 2017

Di mamme e cani

Sarà, ma da quando vado in giro con l’enciclopedia Treccani me ne capitano di ogni e sono un filo provata.

Ok, tre cani sono vistosi, anche se di piccola taglia, ok anche io sono un gran bel pezzo di ragazza (ironia), comunque sia non capisco perché ogni giorno ci sia qualche pazzo che se la prende con me.

Il racconto di oggi ha il lieto fine, però.

Ieri, giovedì, ho accompagnato a scuola mio figlio come al solito con i tre cani. Voi direte: esci prima con i cani e accompagna tuo figlio da solo… Giusto, ma noi viviamo da soli e se io esco da sola con i cani alle 7 mio figlio si sveglia da solo in casa e a me non va.

Comunque sia, ieri lego la Treccani fuori dal cortile della scuole dove i cani non possono entrare (evito commenti inutili), lascio il bimbo, raggiungo le altre mamme e come sempre ci avviamo in tre, quattro o cinque, a seconda dei giorni e degli impegni, a prendere il caffè insieme prima delle rispettive giornate.

Davanti a scuola c’era più casino del solito, i cani erano forse agitati e c’era un babbo (in tutti i sensi) che non avevo mai visto prima. Sarà stato uno di quelli che ha il figlio il mercoledì pomeriggio e lo porta a scuola solo il giovedì mattina, magari sentendosi anche un eroe per quello che noi mamme facciamo 5 giorni alla settimana per quasi 10 mesi l’anno.

Il tipo camminava all’indietro, io boh, e senza prestare troppa attenzione, ha pestato il cane Leo, regolarmente al guinzaglio, che si è prontamente difeso digrignando i denti e facendo il gesto di mordere l’uomo al polpaccio.

Ripeto: il cane Leo ha fatto il gesto, perché se morde non stiamo a parlarne ma corriamo subito al primo pronto soccorso.

Il tipo ha iniziato ha urlare, bestemmiare e insultare. Prima della bestemmia pesante davanti a mamme e bambini mi ero già affrettata a chiedere scusa e a constatare il danno, inesistente. Il cane non ha nemmeno toccato il pantalone, non c’era traccia alcuna.

Comunque il tipo me ne ha urlato dietro di ogni. Le altre mamme mi hanno difeso, qualcuna lo ha guardato allibita per la reazione oltremodo inaspettata e esagerata.

Ci siamo poi incamminate verso il bar scuotendo la testa. A dire il vero ero abbastanza sconvolta, perché come spesso racconto sui social me ne capitano di ogni. I miei cani però, a detta di tutti, anche dell’educatrice che li segue, sono ben educati e tranquilli. Ecco, magari in mezzo alla folla sono forse un filo più reattivi, e forse ieri io ero distratta, cosa che non mi posso permettere se vado in giro con tre cani però non mi pare che sia successo niente di grave, fino a quando Leo non è stato pestato.

Il tipo lascia il figlio (poretto), inforca il motorino e mi segue per parlarne: inizialmente si scusa, giura di non aver bestemmiato, noi gli diciamo che eravamo in metà di mille ad assistere agli insulti e alle bestemmie, lui si scusa, ritratta, poi farfuglia che i miei cani sono pericolosi (peccato non li abbia mai visti quando giocano in perfetta armonia con i bambini della scuola che se li contendono per le passeggiate del pomeriggio al parchetto)… cmq sia mi avverte che chiamerà i carabinieri. Siccome conosco la legge e soprattutto quella relativa ai proprietari dei cani e sono pure assicurata, dico che può chiamare i carabinieri quanto vuole: i miei cani sono al guinzaglio che ha la lunghezza prevista per legge.

Detto questo mi dimentico dell’episodio… una causa in più di gastrite ma anche basta.

Stamattina una delle mamme presente all’episodio, che però non era venuta al bar con noi, mi racconta che ieri aveva notato il tipo che inforcava il motorino e mi seguiva e quindi si era gettata all’inseguimento di due vigili di passaggio e li aveva avvertiti che il tipo mi avrebbe voluto aggredire.
Quindi ieri, non solo mille mamme mi hanno difesa contro il tipo, ma hanno anche preparato i vigili al peggio


Le mamme, unite, salveranno il mondo!!!

Ma perché?

Della serie tutti i mentecatti io.

Vado dal veterinario con il cane Rambo, un toporagno di 5 chili forse.
Sulle strisce mi fermo ad aspettare il verde, come di consueto.

Arriva un signore (parola grossa) con un cane enorme evidentemente eccitato all'idea di conoscere Rambo. Io non posso muovermi perché non è ancora scattato il verde e il tipo mi insulta perché sono ferma sul posto ed è chiaro che il mio yorkie, arrivato prima, sta causando palese disagio al suo molosso.

Dovrei, per lui, attraversare la strada mentre passano le macchine (in Corso Sempione, per chi è di Milano) così il suo cane si tranquillizza, mentre io vengo falciata insieme al mio.

Lo guardo, inarco l'ormai mitico sopracciglio e dico: "Sei lei dà questi segni di squilibrio a maggio chissà ad agosto come è messo, poromo !!!" Mi guarda e non favella, togliendomi tutto il divertimento...

Se ci fosse mia nonna Leda direbbe "Ma io mi domando e dico..."

Anche NO

Se c'è una roba che non sopporto, a parte la festa dell'oratorio sotto casa con la musica sparata a mille in ogni momento del giorno e della notte, sono le foto mandatemi via wa da uomini che cercano di fare colpo.

Poveretti.

Capirei Brad Pitt o Kim Rossi Stuart, che mi hanno già convinto al ciao, ma il resto della marmaglia anche no.

Ma non avete delle ventenni da impressionare?

Fate anche meno fatica... daiiiiiii

Incontri

Solito tram: mi siede accanto un signore che poteva essere uno dei miei adorati nonni e inavvertitamente (davvero) mi tocca una coscia!

Si scusa subito, imbarazzatissimo, dicendo: "Oddio! Le ho toccato una parte delicata!!! Mi scusi!!!"
Per non mortificarlo ho risposto:"Tranquillo! Era solo una gamba ed effettivamente, ora che mi ci fa pensare, mi sa che è colpa mia perché mi sono seduta in modo scomposto ! Ma è stato un bene: ce ne fossero di più di bei signori come lei!!!

Tutto felice ha sorriso! Quando è sceso mi ha strizzato l'occhio con gesto di intesa.

Anni su Tinder e poi mi sono fidanzata sulla 43!!!

Brevissima storia bella.

Sul tram un ragazzo sui 40 racconta a una signora di non avere lavoro e di fare volantinaggio ogni tanto, quando lo chiamano.

Si alza un'altra signora molto anziana e dice di aver bisogno di qualcuno che la aiuti in casa nella gestione di un fratello disabile. Dice di averlo riconosciuto, sa da quale famiglia proviene e sa che è un bravo ragazzo. Si incrociavano spesso quando lei era giovane e lui piccolo.

Si sono seduti vicini vicini e si sono scambiati i numeri: ora un ragazzo ha un nuovo lavoro e una signora ha un nuovo badante.

Nel 2017 ci si parla ancora in tram, alla faccia di chi dice che siamo tutti disperati attaccati ai nostri dispositivi (come me ora).