martedì 13 maggio 2014

Donne Intelligenti, scelte stupide. Cioè io. Parte 2

Carissimi miei 25 lettori,

(il Manzoni si è appena rivoltato nella tomba, poromo),


non sono qui a pettinare le bambole (anche perché mi ha sempre rotto i coglioni farlo). Oggi ho un compito arduo: devo finire di elencare le puttanate che fa una donna in amore. Lo faccio per me, così mi sfogo, voi mi date della cretina e io metabolizzo le informazioni e magari cresco. Perché qui si tratta proprio di roba da cittine delle medie, anzi peggio. 


Non voglio generalizzare, voglio parlare esclusivamente dell'unica donna che conosco a menadito. Cioè la sottoscritta.


Ieri ho scritto di quanto sia difficile per me trovare qualcuno che mi piaccia con uscire qualche volta ed eventualmente avere una storia.


Oggi vi racconterò tutte le boiate che faccio per farmi mandare a cagare dopo due settimane...


Premetto un dettaglio fondamentale: in questo post si scrivono parolacce e non si parla di amore. Non so cosa sia. Se si esclude l'amore per mio figlio, fortissimo, violento, a tratti soffocante, non so cosa sia l'amore. Lo immagino, lo leggo, lo vedo, lo riconosco. Ma io non riesco ad amare.

Che c'entra, voglio un bene dell'anima a tutti i miei amici, adoro i miei tre fratelli, ero pazza di tutti i miei nonni, ho un rapporto particolare con i miei genitori che se non si chiama amore sicuramente può definirsi stima, affetto, rispetto... ma amare un uomo non so cosa voglia dire. E non lo voglio sapere.

Forse ho amato un uomo dal 1992 al 1996. Forse lo amo ancora. Non lo so. Non lo saprò mai. Come puoi chiamare amore quello che provi a 20 anni? Come puoi sapere se si tratta di un innamoramento, di una cotta, di un'infatuazione, di sesso e basta??? Non lo so, non l'ho mai capito, non lo capirò mai. 


E' come una lingua straniera, per me. Prendete il cinese. Voi lo capite? Io no. E non ho né tempo né voglia di imparare a capirlo perché il suono è cacofonico e mi fa venire l'orticaria.


L'amore mi fa paura. L'amore crea dipendenza. L'amore causa incertezze. L'amore fa perdere il controllo e io non posso permetterlo. La mia vita è un puzzle meraviglioso che io tengo sotto controllo con maniacale precisione. 

L'amore non lo controlli. L'amore scassa i maroni. L'amore fa fare cose stupide e insensate. 
L'amore è come l'AIDS, se lo conosci lo eviti. Se lo eviti non ti uccide.

Passi un giorno bellissimo e nove di merda perché lui sparisce.

Ti apri con qualcuno che il giorno dopo manco ti chiama. Pensi di fare progetti con qualcuno che è li non per condividere, ma per cambiare quello che è stata finora la tua vita. Perché "Giulia, come amica sei strafiga, ma se vuoi diventare la mia donna queste sono le regole". Eh no, cazzo. Così non vale. Mi hai conosciuta così, ti sono sembrata ganzissima, e ora vuoi che diventi come quella stracciapalle della tua ex. Ma allora rimettiti con lei!!!

So che non è per tutti così, ho molti amici innamorati e felici. Beati voi. Giuro, lo dico con il cuore. Se vi riesce tanto meglio... anche io cammino divinamente sul tacco 12 senza cascare, ognuno ha i propri skill !!!


Io non sono mai stata innamorata e felice. MAI.

Io non mi fido di nessuno, io non mi lascerò mai andare.

Ma se per caso capisco che ho quelle stronzissime farfalle nelle stomaco seguo il mio vademecum per la salvezza:


1) ascoltare Teorema di Marco Ferradini, ma solo le prime due strofe

2) cancellare il numero del tipo. Lui chiamerà un po' poi si stancherà della stronza
3) bloccare il tipo su FB, Twitter, Instagram: sia mai che legga che stai male e pensi che tu stia male per lui. Orrore. Con quanto poi sto male io per il ciclo, eh no) attribuire al suo numero la suoneria "silenzio". Alla fine demorderà
5) lasciare aperto solo il canale wa. Un messaggio ogni tanto posso tollerarlo. Credo
6) bloccare anche wa se proprio proprio mi sto innamorando
7) farsi mandare dal capo in viaggio di lavoro
8) stordirsi di lavoro
9) ammazzarsi di palestra
10) il punto che mi piace di più: iniziare a uscire con un altro, è un solo uomo che non gestisco. Due vanno benissimo. Tre anche meglio

Non sono zoccola, sono malata, lo so.


Giulia (quella che se la fa sotto)





lunedì 12 maggio 2014

Donne intelligenti, scelte stupide. Cioè io.

Metto subitissimo le mani avanti. Nelle prossime righe saranno contenute molte generalizzazioni e anche parecchie puttanate. Quindi se siete pignoli o delicatini di stomaco leggetevi il blog di qualcun altro.

Io sono io, e nel mio blog scrivo tutte le robe che mi vengono in mente. Più stronze sono, più le scrivo. Se avessi delle certezze non sarei mica qui a tenere un blog! Uscirei là fuori e vivrei serena.

Invece sono una psicopatica chiusa in un mall del lusso e scrivo boiate in pausa pranzo. Tié.

Parliamo ora di uomini e donne e di come iniziano a frequentarsi.


Andiamo per gradi. 


Che gli uomini vengano da Marte e le donne da Venere si sapeva e ci ha anche un filino sfrucugliato i maroni.

Poi, figuriamoci, io sono una donna e vengo da Marte anche io, quindi potete immaginare come mi girino le palle a me h24 365/a.

Comunque sia, gli scambi comunicativi ed emozionali tra un uomo, diciamo italiano, e una donna, diciamo italiana, in un'età compresa tra i 30 e i 45 anni, sono, a mio modestissimo avviso, come un'amena chiacchierata tra una ipervedente e un daltonico che commentano un arcobaleno (sono un genio degli esempi, lo so).

Lei non può pretendere che il daltonico capisca tutte le sfumature cui si riferisce. Non è cattivo, è che proprio non le vede. Del resto è possibile anche immaginare la frustrazione di lei, che vede tutto quel popò di roba e per quanto si sforzi di descriverla al daltonico, questo la fissa come la mucca che guarda il treno, con un enorme punto interrogativo sulla faccia.

Due palle.


Ecco. Fino a qui ci siamo. E' un casino di dimensioni bibliche.

Ora ci sarà quello che commenta che lui non ha mai avuto problemi. E allora, fanculo, non leggere il mio blog, non mi meriti.

Ma continuiamo.


Ho già scritto che sono zitella. Plurime volte.

Ok.
Che faccio fatica a uscire con gli uomini perché non mi piace mai nessuno.
Ok.
Che preferisco il divano e un bel libro a qualche uscita insulsa.
Che ho una pletora di ex fidanzati definita la Galleria degli Orrori.
(Ok, non tutti, dai, voi due sapete che vi adoro da sempre e per sempre).

Mettiamo che invece conosco qualcuno che mi piace. Bene. Ogni 5 anni capita anche a me.


Fase 1) Glielo faccio capire con uno sguardo alla Mata Hari.

Ok, se sono fortunata e se non è scemo capisce che mi interessa e non che sono strabica.

Fase 2) Secondo i miei piani lui si avvicina, chiede chi sono, mi invita fuori dopo aver chiesto il numero che io non mi affannerò a dare. Anzi.


Fase 3) Se il soggetto è single e non gay (lo specifico perché ogni tanto mi sbaglio anche su questo punto e mi faccio fregare) e se tutte queste cose vengono fatte con un certo stile io esco anche.

(Generalmente arrivare alla fase 3 a me richiede settimane di valium direttamente in vena)

Fase 4) L'incontro. Può essere una cena, un pranzo, un aperitivo, un caffè... insomma qualcosa che mi distragga dall'imbarazzo di essere lontana dal mio divano con uno sconosciuto. Mi devo concentrare su qualcosa da fare, e generalmente in questa fase mi sento un cesso e ho voglia di telefonare alla mia migliore amica per chiederle se mi può fare uno squillino e fingere di aver bisogno di me. Si, anche se vive a Roma. Ma tanto lui non lo sa.

Durante la Fase 4 per arrivare alla Fase 5 è assolutamente necessario che il lui in questione NON padelli una virgola. Capite che nella mia vita ho avuto pochissime Fasi 5 perché sono una cacacazzi.
Per cacacazzi intendo una che sta MOLTO attenta al contenuto e al contenente, una che controlla le maniere a tavola, l'educazione nei miei confronti, la cavalleria, la gentilezza, la disinvoltura, la sobrietà... insomma lo spandimerda che arriva in Ferrari è bocciato a prescindere.
Parlo per me, non per le altre donne, io me ne frego delle altre donne.
A me non frega niente dei soldi altrui. Io penso ai miei.
A me frega solo delle attività del neurone. Il neurone di lui deve piacere al mio neurone, che è stronzo e arrugginito.

Nel caso statisticamente poco probabile che ci sia una Fase 5, questa è dedicata chiaramente al bacio. E anche li sono cazzi. Sono pignola anche su questo. Deve essere come dico io. Vedete che sono una cacacazzi?

Comunque sia, io bacio divinamente, dicono, quindi qualora lo sventurato abbia avuto la fortuna e il buon gusto di arrivare alla fase 5 certo non sarà tempo sprecato.

Dopo la Fase 5, le altri fasi sono facilmente intuibili ma non verranno qui citate.


Il casino parte ora.


Stay tuned.