venerdì 17 giugno 2011

o dello scrivere. Puttanate, sostanzialmente.

Ho un blog da due giorni e già me la tiro: ieri sera ho cambiato la veste grafica  - come dicono quelli bravi - del mio, perchè per me scrivere è qualcosa che si fa alla fine della serata, quando tutte le rotture di cabasisi sono finite, il telefono tace, l'essere immondo-però-bellissimo dorme. Non che durante il giorno io non scriva niente, con il lavoro che faccio, però digito come una forsennata su qualsiasi tastiera io trovi, anche quella dei citofoni, facendo altre settemila cose insieme e non lo definirei propriamente rilassante.


Da giovane tenevo un diario, veramente erano plurimi i diari, e mi costringevo a scrivere tutte le sere. Anche l'analista da cui faccio il tagliando settimanale ormai da anni mi aveva consigliato la scrittura e anche la mia super professoressa del liceo sentenziava: "scriva, Bernini, scriva, che lei è buffa come un culo"... Oddio, le parole esatte non erano queste, ma il contenuto si.


Comunque, per scrivere ci vuole calma e tempo e io non ho nessuna delle due cose. Per cui parlo tanto e a vanvera la maggior parte delle volte! Infatti mi dicono anche di fare teatro.


Detto questo stasera sono brevissima perchè la giornata è stata lunga e non scevra di caos, per cui ambisco come una pazza alla posizione orizzontale.
e nel mio caso, ma sono in ottima compagnia, il sonno della ragione genera mostri.


Collagene e via a letto! Notte

1 commento:

  1. Propongo.. se tecnicamente possibile.. di dividere in sezioni...

    Tipo:

    1. PN
    2. Borsescarpe
    3. Collagene
    4. Lavoro
    5. Baristi

    :-))

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