mercoledì 26 agosto 2015

Amicizia

Certa di sembrare non banale, bensì banalerrima, ammetto di aver riflettuto a lungo in questa estate lontana dagli affetti più cari e di essere giunta alla conclusione che la mia vita senza (in ordine):

me stessa
mio figlio
la mia famiglia
i miei amici
i miei animali
il mio lavoro 
Milano

non vale la pena di essere vissuta.

Mi metto al primo posto, perchè credo, molto egoisticamente, che se non si è felici e sani non si riesca a godere di niente, neppure dell'amore per il proprio figlio.

Appurato che sono sana come un pesce e che lavoro alla mia felicità da circa 44 anni, posso passare senza dubbio alla mia riflessione sull'amicizia, proprio in un'estate che, per ironia della sorte, di amici se ne è portata via ben tre. 

Due uomini e una donna che stimavo profondamente, che da interlocutori di lavoro sono diventati amici, veri, quelli che hanno sempre una risposta. Quelli che se dicono che richiamano richiamano davvero.

Mi soffermo in modo particolare sulla Patty, una delle mie amiche più care, una ragazza splendida che è stata mia collega per tanti anni, che mi è piaciuta da subito, che ha riempito di regali me e mio figlio, quelle cazzatine carine di Hello Kitty per me e di Batman per il PN che ci piacevano tanto e che lei si affannava a comprare per farci ridere. Lo ti chiamava ZiaAppy e tu hai chiesto di lui fino all'ultimo e io non lo dimenticherò mai.

Insieme abbiamo parlato tanto, tesoro mio: di uomini, di orologi, di borse, di scarpe, di noi, delle nostre mamme, dei babbi, di collagene, della tue amiche che non ho, purtroppo, mai conosciuto, delle mie che ti ho fatto conoscere e che ti piacevano tanto.

Mi hai tenuto Lorenzo quando lavoravo la notte, sei venuta da Spontini con noi, hai partecipato agli Schifezza Party da Mep, come lo chiamavano noi tre, hai tuittato, istagrammato, uozzappato e feisbokkato con me tantissimo, di giorno, di notte, siamo state sveglie insieme, ognuna nella propria casa, in preda all'insonnia più sciagurata e mi hai sfottuto così tanto per tutti quei cazzo di scatoloni che mi sono portata a Porto Cervo a maggio...

E ora mi lasci così, Patty, con un WA mai risposto, con una richiesta di venire a trovarti che non hai accettato, perchè io me lo sentivo, tesoro, e tu anche, che non ci saremmo riviste mai più.

Ma a me non sarebbe importato non vederti al 100% della forma, io bella ti ho visto sempre e così ti ricordo. Volevo solo abbracciarti forte forte e supplicarti di lottare ancora, per me, per Lorenzo, oltre che per i tuoi genitori e per tutti i milioni di amici che avevi. 

Raramente ho conosciuto una persona con tanti amici come te, Patty: ti conoscevano e amavano tutti, e ora non ci sei più io sono incazzata nera, perchè avevo tante cose da dirti, tante borse da andare a comprare con te, tante creme da provare insieme. Ora a chi farò quelle telefonate chilometriche dalle 19 alle 21 che iniziavano sempre con un "Pattiiiiiiii, non puoi capire cosa è successo..."?

Mi manchi Patty, la mia vita senza di te non è più la stessa. Ma so che ci sei e fai il tifo per me esattamente come prima. Ti ho sempre voluto bene e sempre te ne vorrò. Mi guardi dall'alto e mi mandi consigli utili, vedi tutto e saprai dirmi da chi scappare e a chi correre incontro.

Ho perso due amiche del cuore nella mia vita, Manola il 9 agosto 1982 e Patty il 9 agosto 2015. Ma ora siete i miei angeli personali. E chi m'ammazza?

LaGiulinaconilcuoreapezzi

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